Il peeling cosmetico

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Il peeling è un trattamento che consiste nell’esfoliazione della pelle che si basa sull’impiego di sostanze chimicamente attive come alfa-idrossiacidi (tra cui l’acido glicolico), beta-idrossiacidi (es. acido salicilico) e derivati dell’acido retinoico.

Gli ingredienti contenuti nei peeling cosmetici consentono di rimuovere le cellule cutanee devitalizzate che si depositano in superficie, per arrivare a stimolare in profondità i meccanismi di rinnovamento dello strato corneo. L’esfoliazione con il peeling cosmetico restituisce, quindi, alla pelle un aspetto levigato, compatto e luminoso.

Il peeling è indicato soprattutto nelle donne di età superiore ai 35-40 anni e sono caratterizzati da una differente profondità d’azione, cioè da un’intensità di esfoliazione di grado più o meno invasivo; ciò dipende dal principio attivo con cui è realizzato il trattamento, dalla sua concentrazione e dal pH definito. I cosiddetti peeling medi o profondi vengono realizzati normalmente in ambito medico-estetico, in quanto l’esfoliazione cutanea risulta molto marcata e richiede specifici accorgimenti. Le varianti cosmetiche ad uso domiciliare sono, invece, peeling superficiali e prevedono l’impiego di sostanze dall’azione più delicata, in grado di limitarsi all’esfoliazione dello strato corneo dell’epidermide.

Il peeling cosmetico ad uso domiciliare  è formulato sotto forma di soluzione alcolica o in gel e sostanze chimiche esfolianti. In questi trattamenti si possono trovare ingredienti funzionali di origine naturale o di derivazione sintetica. Tra le sostanze più frequentemente utilizzate nella formulazione di un peeling cosmetico rientrano:

  • Alfa-idrossiacidi (AHA): i più diffusi in ambito cosmetico sono l’acido lattico e l’acido glicolico. Gli alfa-idrossiacidi (noti anche come acidi della frutta) vengono considerati sostanze di origine naturale, nonostante possano essere riprodotti sinteticamente. L’acido glicolico è abbondante, per esempio, in canna da zucchero, uva acerba e barbabietola. Gli alfa-idrossiacidi hanno suscitato particolare interesse per l’azione rigenerante che svolgono sull’epidermide. In particolare, il già menzionato acido glicolico concentrato al 4-5% esplica un effetto prevalentemente idratante; a concentrazioni superiori a 8-10% inizia ad evidenziarsi, invece, un’attività levigante.
  • Beta-idrossiacidi (BHA): tra questi rientra l’acido salicilico a limitate concentrazioni; questo attivo viene utilizzato per effettuare peeling superficiali soprattutto nel trattamento dell’acne.
  • Alfa-chetoacidi: il principale rappresentante di questa categoria è l’acido piruvico, sostanza molto utilizzata nei cosiddetti soft peeling; si tratta di un ingrediente funzionale capace di diminuire la coesione dei cheratinociti in maniera più marcata rispetta a quella dell’acido glicolico e svolge un’azione sebostatica che lo rende particolarmente adatto al trattamento dell’acne.
  • Polidrossiacidi: ne sono esempio il gluconolattone e l’acido lattobionico; i polidrossacidi producono effetti simili agli alfa-idrossiacidi, ma risultano meno irritanti.
  • Derivati dell’acido retinoico (forma acida della vitamina A): il precursore del vitamina A più utilizzato in cosmetologia è il retinil-palmitato.

Il peeling cosmetico prevede l’applicazione del prodotto sulle parti da trattare, generalmente con un dischetto di cotone, per una durata di pochi secondi. Una volta effettuato il trattamento, può risultare benefico vaporizzare sulla cute una nuvola di acqua termale lenitiva ed idratante. Dopo questi gesti, la pelle sarà pronta a ricevere i principi attivi dei trattamenti che andranno applicati successivamente.

Il peeling cosmetico è particolarmente efficace: già dalle prime applicazioni, la pelle risulterà più compatta, vellutata al tatto e rinvigorita. Tuttavia, questo trattamento può risultare aggressivo per alcune tipologie di pelli e non è privo di effetti collaterali, se non viene utilizzato adeguatamente. Per questo motivo, il peeling cosmetico più adatto al proprio tipo di pelle andrebbe scelto previo consiglio del dermatologo di riferimento. Va considerato, inoltre, che sono disponibili peeling cosmetici ad uso domiciliare con differenti formulazioni e livelli di profondità: a seconda di questa caratteristica, è indicata una frequenza d’utilizzo diversa. Se la pelle è secca, per esempio, è consigliata generalmente un’esfoliazione molto delicata, con peeling chimici formulati con ingredienti attivi in basse concentrazioni (es. acido glicolico all’8%) e con pH non inferiore a 4-5.

La frequenza d’uso deve tenere in considerazione soprattutto la tipologia di pelle: per quanto riguarda i peeling cosmetici superficiali e domiciliari l’applicazione può variare da 1-2 volte la settimana a 1-2 volte al mese ed è possibile ripetere il trattamento fino a 3 o 4 volte in un anno. Indicativamente, l’impiego periodico è più ravvicinato nel caso delle pelli miste rispetto a quelle secche, poiché hanno una maggiore necessità di promuovere l’esfoliazione cutanea per ridurre il sebo in superficie e diminuire la formazione dei comedoni che possono evolvere in brufoli.